Scrivendo scrivendo...
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URSULA
Admin
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Scrivendo scrivendo...
Questo angolo è per chi ama scrivere racconti brevi,
ci farà piacere leggere tutte le vostre cose.
Non importa se non siete scrittori. Capita sovente di voler scrivere,
credo che pochi siano immuni da questo, ed è così che anche una breve
narrazione può far nascere sensazioni di ogni tipo.
Potete postare anche poesie siglate di vostro pugno.
buona scrittura...
e buona lettura...
ci farà piacere leggere tutte le vostre cose.
Non importa se non siete scrittori. Capita sovente di voler scrivere,
credo che pochi siano immuni da questo, ed è così che anche una breve
narrazione può far nascere sensazioni di ogni tipo.
Potete postare anche poesie siglate di vostro pugno.
buona scrittura...
e buona lettura...
COLAZIONE SOTTO IL PORTICO
Colazione sotto il portico
C’è il vento che mi frusta la mia ciocca
bionda come il colore del pensiero,
e il sole in raggi che ogni cosa tocca
riscalda chi ora pensa al mondo intero.
La torta si dissolve in ogni bocca
e l’orzo in macchie sopra il lino austero
disegna segni sotto la sua brocca.
Rumori di animali dal sentiero
marcano il territorio e le certezze
sposate come il burro e come il pane,
e adesso son di ruolo le carezze
di un’esistenza senza le befane
fatta di gioia e di liete fattezze
che rinascono qui proprio stamane.
(Ursula)
C’è il vento che mi frusta la mia ciocca
bionda come il colore del pensiero,
e il sole in raggi che ogni cosa tocca
riscalda chi ora pensa al mondo intero.
La torta si dissolve in ogni bocca
e l’orzo in macchie sopra il lino austero
disegna segni sotto la sua brocca.
Rumori di animali dal sentiero
marcano il territorio e le certezze
sposate come il burro e come il pane,
e adesso son di ruolo le carezze
di un’esistenza senza le befane
fatta di gioia e di liete fattezze
che rinascono qui proprio stamane.
(Ursula)
Re: Scrivendo scrivendo...
Nell'angolo di chi ama scrivere racconto brevi chi poteva scrivere? Ursy!!!
Aho è na contraddizione in termini se se proprio brevi ... portateve le bottiglie d'acqua e i panini sicuramente avrete fame arrivati a metà racconto.
Aho è na contraddizione in termini se se proprio brevi ... portateve le bottiglie d'acqua e i panini sicuramente avrete fame arrivati a metà racconto.
See-
UNA CHAT,UN INCONTRO, UNA PROMESSA...
UNA CHAT,UN INCONTRO, UNA PROMESSA...
Tutto cominciò nel parcheggio di un Autogrill su un'autostrada,
a metà percoso delle loro rispettive città di residenza,
daltronde Lei così aveva voluto...
e questo era o no un segno del destino?
Lui era teso, ma non più di tanto.
Non come le volte precedenti,
quando gli era capitato di andare a fantomatici incontri-al-buio.
Stavolta era diverso: Lui era lì in quel parcheggio
per motivi strettamente personali
che non collimavano con i motivi che
avevano portato Lei a recarvisi.
Lei era bellissima, Lui molto meno.
Lei era molto più agitata e nervosa di Lui,
forse perchè, grazie all'intuito femminile,
Lei aveva già capito che da quell'incontro
sarebbe scaturito qualcosa di grande, di reale, di unico..
Quando Lei si accostò con l'auto a Lui ed, abbassando il finestrino, abbassò gli occhiali da sole mostrando due perle azzurre al posto degli occhi, Lui vacillò, sfido chiunque a non vacillare alla luce che emanavano i suoi occhi!
Lui reagì subito in maniera scherzosa per mascherare quella timidezza causata dalla folgorazione di aver finalmente incrociato lo sguardo della donna con la quale aveva passato molte ore in na chat in Internet e poi al telefono, la donna che aveva conosciuto grazie a un mezzo che, fino a un momento prima, sia Lui che Lei avevano guardato sempre con scetticismo..
Ora tutto era reale.
E molto più bello delle più segrete fantasie, fantasie da Chat.
Presero un caffè insieme, nel bar dell'Autogril.
Lui faceva lo spiritoso ed il simpatico per camuffare il batticuore;
Lei non cercava di camuffarlo affatto.
Passarono pochi minuti, forse solo una mezz'ora insieme..
Minuti fatti di sguardi intensi,
di parole dette con le menti collegate, di promesse..
Lei prima di andare via regalò a Lui un cd musicale, di un gruppo che piaceva ad entrambi:
ne ascoltarono insieme alcuni significativi brani in macchina di Lui e capirono...
Quel lontano pomeriggio di sole in quel freddo parcheggio di un Autogrill Lui e Lei si fecero una promessa solenne: che da lì a poco si sarebbero amati in un modo unico, irripetibile.
E mantennero la loro promessa...
Tutto cominciò nel parcheggio di un Autogrill su un'autostrada,
a metà percoso delle loro rispettive città di residenza,
daltronde Lei così aveva voluto...
e questo era o no un segno del destino?
Lui era teso, ma non più di tanto.
Non come le volte precedenti,
quando gli era capitato di andare a fantomatici incontri-al-buio.
Stavolta era diverso: Lui era lì in quel parcheggio
per motivi strettamente personali
che non collimavano con i motivi che
avevano portato Lei a recarvisi.
Lei era bellissima, Lui molto meno.
Lei era molto più agitata e nervosa di Lui,
forse perchè, grazie all'intuito femminile,
Lei aveva già capito che da quell'incontro
sarebbe scaturito qualcosa di grande, di reale, di unico..
Quando Lei si accostò con l'auto a Lui ed, abbassando il finestrino, abbassò gli occhiali da sole mostrando due perle azzurre al posto degli occhi, Lui vacillò, sfido chiunque a non vacillare alla luce che emanavano i suoi occhi!
Lui reagì subito in maniera scherzosa per mascherare quella timidezza causata dalla folgorazione di aver finalmente incrociato lo sguardo della donna con la quale aveva passato molte ore in na chat in Internet e poi al telefono, la donna che aveva conosciuto grazie a un mezzo che, fino a un momento prima, sia Lui che Lei avevano guardato sempre con scetticismo..
Ora tutto era reale.
E molto più bello delle più segrete fantasie, fantasie da Chat.
Presero un caffè insieme, nel bar dell'Autogril.
Lui faceva lo spiritoso ed il simpatico per camuffare il batticuore;
Lei non cercava di camuffarlo affatto.
Passarono pochi minuti, forse solo una mezz'ora insieme..
Minuti fatti di sguardi intensi,
di parole dette con le menti collegate, di promesse..
Lei prima di andare via regalò a Lui un cd musicale, di un gruppo che piaceva ad entrambi:
ne ascoltarono insieme alcuni significativi brani in macchina di Lui e capirono...
Quel lontano pomeriggio di sole in quel freddo parcheggio di un Autogrill Lui e Lei si fecero una promessa solenne: che da lì a poco si sarebbero amati in un modo unico, irripetibile.
E mantennero la loro promessa...
Re: Scrivendo scrivendo...
Il prossimo??
Anema, vabbè che si sarebbero amati in maniera unica e irrepetibile ma poi che succede??
Ripetono o nn ripetono...rimane proprio unica?
Dovresti approfondire
Benvenuto Anema
Anema, vabbè che si sarebbero amati in maniera unica e irrepetibile ma poi che succede??
Ripetono o nn ripetono...rimane proprio unica?
Dovresti approfondire
Benvenuto Anema
DIANA- Staff
-
Re: Scrivendo scrivendo...
Diana, il bello è proprio questo: un finale aperto !!! Sta a chi legge decidere il finale ed il dopo che più gli aggrada... P.S. Grazie per il benvenuto
Re: Scrivendo scrivendo...
si ma non voler scegliere il finale.... si... è una scelta... ma di non voler sapere come finisce...
seppure empirica la cosa... se non lo sceglie allora non è una scelta ...è un lasciare ai posteri l'ardua sentenza.... me sto ancartà lo so.... ma U.May me confonde sempre....
al prossimo racconto (aspettando che U.May scelga) :ciao3:
seppure empirica la cosa... se non lo sceglie allora non è una scelta ...è un lasciare ai posteri l'ardua sentenza.... me sto ancartà lo so.... ma U.May me confonde sempre....
al prossimo racconto (aspettando che U.May scelga) :ciao3:
dedicato a MAY
HO FATTO UN SOGNO.
Ho fatto un sogno stanotte.
E' strano era da tanto che non mi capitava più...non sognavo più.
Forse perchè sono sempre stanco,forse perchè non me li ricordo,
o forse perchè non ho niente da sognare.
Il sogno rappresenta un desiderio,
il tuo subconscio che desidera ciò che non puoi avere,
un pensiero fisso che non ti accorgi neanche di avere...
io sogno solo quando sto bene e non mi sembra di avere nient'altro da desiderare,
questo l'ho scoperto solo ieri.
E invece ancora TU !!!
Si perchè sai, nel sogno strano che ho fatto, mi ricordo solo che c'eri tu.
Mi hai guardato e quasi non mi accorgo che ci sei li un angolo della mia mente,
mi sono avvicinato mi hai parlato ma non ricordo cosa mi hai detto.
Mi sei venuta vicino ti sei sdraiata accanto a me e hai iniziato ad accarezzarmi i capelli guardandomi negli occhi ma senza dire niente,assolutamente niente....
Non capisco,come ripeto sto bene non ho niente da desiderare,
eppure non te ne vuoi andare.Perchè? me lo spieghi ??
Te l'ho chiedo una volta per tutte: TE NE VUOI ANDAREEEEEEEEE!!!!!!!!!??????????
Non abbiamo da dividere niente,tu per prima me lo hai fatto capire,
eppure sei sempre li nella mia mente e adesso pure nei miei sogni ??????
Eh no!!! Lì non ti voglio!!!
E' possibile che solo dopo questo sogno mi accorgo che è da un pò di tempo
che ho lo sgurdo basso,e non mi va...Io guardo in faccia tutti,
ma qui in questo periodo, le mie forze stanno finendo,e non mi servi tu a complicare le cose.
A un certo punto mi viene da chiedere perchè mai do la colpa a te...
sto facendo tutto da solo,come al mio solito.
Ma mi va di incolparti,forse solo per stare meglio anche se non serve a niente
ma so anche che tanto a te scivola via dalle spalle e così
mi ci sento pure un pò autorizzato.
Ho sfogliato il calendario vecchio ieri perchè ho comprato quello nuovo,
lo faccio sempre,riporto delle date importanti,guardo quello che ho fatto,
dove sono andato,ma di te, nulla..non ho scritto nulla.
Si vede che un mistero sei stata e lo devi rimanere pure ai miei occhi,
anche al riparo da casa mia..ti avevo fatto una promessa e l'ho mantenuta
prima a me stesso che a te. Sarà il rispetto che ho per te ? Forse...
Sarà il bene che ancora ti voglio ? Forse...
nonostante tutto non riesco ad odiarti,
sappiamo che non ne ho il motivo,sempre chiarezza,sempre parole,no...non ne ho il motivo...
E intanto cala la sera,è di nuovo notte,è di nuovo tempo di sognare...
Ci sarai? Io per te sempre,come sempre e per sempre tuo...sogno o non sogno
Chissà tu se e cosa avrai sognato...stanotte!!!
Ho fatto un sogno stanotte.
E' strano era da tanto che non mi capitava più...non sognavo più.
Forse perchè sono sempre stanco,forse perchè non me li ricordo,
o forse perchè non ho niente da sognare.
Il sogno rappresenta un desiderio,
il tuo subconscio che desidera ciò che non puoi avere,
un pensiero fisso che non ti accorgi neanche di avere...
io sogno solo quando sto bene e non mi sembra di avere nient'altro da desiderare,
questo l'ho scoperto solo ieri.
E invece ancora TU !!!
Si perchè sai, nel sogno strano che ho fatto, mi ricordo solo che c'eri tu.
Mi hai guardato e quasi non mi accorgo che ci sei li un angolo della mia mente,
mi sono avvicinato mi hai parlato ma non ricordo cosa mi hai detto.
Mi sei venuta vicino ti sei sdraiata accanto a me e hai iniziato ad accarezzarmi i capelli guardandomi negli occhi ma senza dire niente,assolutamente niente....
Non capisco,come ripeto sto bene non ho niente da desiderare,
eppure non te ne vuoi andare.Perchè? me lo spieghi ??
Te l'ho chiedo una volta per tutte: TE NE VUOI ANDAREEEEEEEEE!!!!!!!!!??????????
Non abbiamo da dividere niente,tu per prima me lo hai fatto capire,
eppure sei sempre li nella mia mente e adesso pure nei miei sogni ??????
Eh no!!! Lì non ti voglio!!!
E' possibile che solo dopo questo sogno mi accorgo che è da un pò di tempo
che ho lo sgurdo basso,e non mi va...Io guardo in faccia tutti,
ma qui in questo periodo, le mie forze stanno finendo,e non mi servi tu a complicare le cose.
A un certo punto mi viene da chiedere perchè mai do la colpa a te...
sto facendo tutto da solo,come al mio solito.
Ma mi va di incolparti,forse solo per stare meglio anche se non serve a niente
ma so anche che tanto a te scivola via dalle spalle e così
mi ci sento pure un pò autorizzato.
Ho sfogliato il calendario vecchio ieri perchè ho comprato quello nuovo,
lo faccio sempre,riporto delle date importanti,guardo quello che ho fatto,
dove sono andato,ma di te, nulla..non ho scritto nulla.
Si vede che un mistero sei stata e lo devi rimanere pure ai miei occhi,
anche al riparo da casa mia..ti avevo fatto una promessa e l'ho mantenuta
prima a me stesso che a te. Sarà il rispetto che ho per te ? Forse...
Sarà il bene che ancora ti voglio ? Forse...
nonostante tutto non riesco ad odiarti,
sappiamo che non ne ho il motivo,sempre chiarezza,sempre parole,no...non ne ho il motivo...
E intanto cala la sera,è di nuovo notte,è di nuovo tempo di sognare...
Ci sarai? Io per te sempre,come sempre e per sempre tuo...sogno o non sogno
Chissà tu se e cosa avrai sognato...stanotte!!!
Re: Scrivendo scrivendo...
Infatti io non voglio scegliere il finale. Mi pareva di averlo scritto. Scelgo di non scegliere il finale.Anema&Core ha scritto:MAY, non voler scegliere il finale è già una scelta !!!
Il racconto è quello ed il finale è quello.
Chetteridi.
MAY-
Re: Scrivendo scrivendo...
Ma il primo racconto de Anema nun l'ha scritto lui evvè?
No xkè io l'ho letto quel racconto e sta su un sito me pare
No xkè io l'ho letto quel racconto e sta su un sito me pare
Ultima modifica di FIOKKETTA il Mer 7 Mag - 20:29 - modificato 1 volta.
FIOKKETTA-
Re: Scrivendo scrivendo...
ma mi sa che ce l'ha messo lui su quel sito credo Fiokk,
Anema scrive, ho letto molte cose sue su di un altro forum
:smile2:
Anema scrive, ho letto molte cose sue su di un altro forum
:smile2:
Re: Scrivendo scrivendo...
io? chi ride?
U.rs, la mia risposta era relativa alla citazione di un post non tuo eheheh!
MAY-
Re: Scrivendo scrivendo...
Bhè frequentando la chat la fede ke intendi tu se perde :hihi:
Comq dormi anke se io ho poca fede sì vè? :smile:
Comq dormi anke se io ho poca fede sì vè? :smile:
FIOKKETTA-
Re: Scrivendo scrivendo...
Anema&Core ha scritto:la "chat" è tutto un'altro contesto... e spesso non è reale ciò che appare...
A sì? cosa c'è qui di diverso a parte il fatto ke non è una conversazione con risposta immediata? :smile:
FIOKKETTA-
Re: Scrivendo scrivendo...
Qui hai spazio, tempo e modo per esprimere chi sei veramente, senza battutine stupide o dementi che disturbano la quiete pubblica. Personalmente preferisco il forum alla chat.
Re: Scrivendo scrivendo...
Anema&Core ha scritto:Qui hai spazio, tempo e modo per esprimere chi sei veramente, senza battutine stupide o dementi che disturbano la quiete pubblica. Personalmente preferisco il forum alla chat.
Se uno è sempre sè stesso lo è in ogni contesto...x me non fanno differenza chat o forum :smile2:
FIOKKETTA-
Re: Scrivendo scrivendo...
Dedico questo mio breve racconto a tutte le donne di questa chat.
UN BELLISSIMO SOGNO D’AMORE
Era una notte di luglio, le tre all’incirca. Tornavo da una partita a poker : ero molto stanco, avevo perso tutto o quasi, tranne il sonno. Strana notte, fresca per essere in piena estate; c’era calma sul corso principale che percorrevo a piedi assorto in pensieri leggeri che non mi accorsi del branco di cani randagi. Mi si schierarono di fronte a semicerchio ed iniziarono a abbaiare. Prima piano, poi furiosamente. Fermo davanti a loro, anch’io ero randagio per una notte e le mie radici si trovavano a cento metri da li.
Un apolide del pensiero è pur sempre un girovago della propria esistenza: un’esistenza romantica destinata ad essere dilaniata, come in quel momento le mie carni, dal branco, se questi non fossero stati messi in fuga da una brusca frenata.
Mi voltai e vidi una donna al volante di un auto lussuosa. Aveva l’espressione di chi, assistendo alla scena da poco più dietro, si chiedeva se avessi bisogno di aiuto. Da come mi guardava tentava di capire se la mia immobilità fosse dovuta alla paura o alla prudenza. Decise, qualche istante dopo di ripartire per poi rifermarsi qualche metro più avanti.
L’avevo seguita con lo sguardo e l’interesse degli eventi speciali. La particolarità era la sensazione che quello che mi stava accadendo mi vedeva spettatore e non protagonista. Mi sembrava di essere al cinema ad assistere ad una favola moderna dove una principessa dei nostri giorni tolga d’impaccio e salvi da una situazione anomala un perfetto sconosciuto. Si assicura che questi stia bene e si offre di accompagnarlo dove desidera.
Fu allora che i mie muscoli uscirono dal torpore convincendo le mie gambe ad accennare qualche passo. Non so quanto tempo impiegai ad affiancare l’auto. Dovette passare un’eternità poiché preso dai miei pensieri, genitori assoluti della mia eterna indecisione, quando mi trovai faccia a faccia con lei mi parve di notare nei suoi occhi una lieve impazienza.
Osservai l’auto che guidava. Bella ed elegante come tutte le auto di lusso, spesso status-symbol di personalità frivole ed egocentriche, risaltava non poco ferma al centro di quella strada deserta.
Ho sempre associato l’auto alle donne forse perché entrambe hanno bisogno di chi capisca alla prima vibrazione del loro umore cos’è che non va ed evitare così di proseguire appiedato dopo averne riempito il serbatoio di speranze. Le donne che ho conosciuto, in particolare quelle belle, assumevano un atteggiamento di superiorità che avevano la capacità di farmi sorridere ed isolare. Superiori a chi o a che cosa è facile da intuire: a coloro che le considerano solo in virtù della loro bellezza e non della propria natura. Lei no !!! Mi è venuta in aiuto senza ostentare alcunché.
Con un sorriso ed un cenno della testa accettai il passaggio che mi offriva per arrivare già dov’ero. Con movimenti naturali mi sedetti accanto a lei e un’ansia particolare, tipica dei primi appuntamenti, mi esplose dentro all’improvviso.
Vidi con quali mani regali ed affusolate impugnava il volante. In bellezza erano seconde solo alla contagiosa luminosità del suo viso. Avrei voluto avere del tempo a disposizione per organizzare i miei pensieri e trovare le parole per esprimere il mio compiacimento di fronte a tanta bellezza.
L’unica cosa che mi venne in mente fu quella di farle notare che era la prima volta che mi accadeva di essere salvato da una fata. Accennò un sorriso che tolse dal suo viso una patina di malinconia. Ci avviammo. Avevo la netta sensazione che fuggisse da qualcosa o da qualcuno. Accese la radio e sintonizzò su un brano Jazz. Il Jazz a quest’ora aiuta a far fuggire le ombre, dissi.
Ti aiuta anche ad avere meno paura? Mi chiese con tono gelido, forse alludendo all’episodio dei cani.
Sembrava essersi svegliata da un sonno lungo un tempo indefinito dove di solito ci si rifugia nel tentativo di sfuggire a quella sorta di anestesia in cui si cade come ultima difesa ad un grande dolore. L’inevitabile conseguenza è che non ti permette di tirare fuori il meglio e si continua a prendere a calci tutto ciò che ti circonda. Lei sembrava averlo capito in quel preciso istante e mi chiese scusa per il tono che aveva usato. Le proposi di ascoltare un pò di musica insieme.
“Perché vedi, aggiunsi, al contrario di giustizia e filosofia le uniche cose che possono, al pari dello scirocco, sconvolgere piacevolmente la vita per un po’, sono la musica e l’amore. Si ha bisogno della loro ventata di energia per continuare ad essere disponibile verso se stessi e verso gli altri”.
Sorridemmo l’un l’altro e come bambini eravamo imbarazzati nel percepire una strana attrazione. Più la osservavo e più mi piaceva. Sentivo di essere al cospetto di una donna che cura il proprio corpo per il solo piacere di sentirsi sana, volta a migliorare le proiezioni della sua mente. Alla ricerca dello splendore esteriore non per vanità o esibizione ma per saldare le radici della sua forza. La forza di affrontare qualsiasi difficoltà ti propini la nostalgia di un bell’attimo appena sfumato. La forza di giungere alla consapevolezza di non poter allineare l’asse dei desideri per raggiungere il profumo dell’anima.
Immagino il quotidiano con lei e penso che deve essere bello sentirsi amato da una donna così ed averne l’amore addosso., quell’amore che ti fonde, ma confonde e lascia spazio. Mi chiese dove dovessi andare come chi ha voglia di prolungare nel tempo il mistero di un incontro fortuito. Ma mi sbagliavo poiché, appena dissi che volentieri l’avrei seguita, accostò l’auto e scese. La vidi entrare nel distretto di polizia senza voltarsi.
LA SERA SUCCESSIVA IL TELEGIORNALE DAVA NOTIZIA DI UNA DONNA CHE SI ERA COSTITUITA DOPO AVER UCCISO I FIGLI DI TRE E CINQUE ANNI PERCHE’ IL MARITO L’AVEVA LASCIATA PER UN’ALTRA, INFRANGENDO IL SUO BELLISSIMO SOGNO D’AMORE.
UN BELLISSIMO SOGNO D’AMORE
Era una notte di luglio, le tre all’incirca. Tornavo da una partita a poker : ero molto stanco, avevo perso tutto o quasi, tranne il sonno. Strana notte, fresca per essere in piena estate; c’era calma sul corso principale che percorrevo a piedi assorto in pensieri leggeri che non mi accorsi del branco di cani randagi. Mi si schierarono di fronte a semicerchio ed iniziarono a abbaiare. Prima piano, poi furiosamente. Fermo davanti a loro, anch’io ero randagio per una notte e le mie radici si trovavano a cento metri da li.
Un apolide del pensiero è pur sempre un girovago della propria esistenza: un’esistenza romantica destinata ad essere dilaniata, come in quel momento le mie carni, dal branco, se questi non fossero stati messi in fuga da una brusca frenata.
Mi voltai e vidi una donna al volante di un auto lussuosa. Aveva l’espressione di chi, assistendo alla scena da poco più dietro, si chiedeva se avessi bisogno di aiuto. Da come mi guardava tentava di capire se la mia immobilità fosse dovuta alla paura o alla prudenza. Decise, qualche istante dopo di ripartire per poi rifermarsi qualche metro più avanti.
L’avevo seguita con lo sguardo e l’interesse degli eventi speciali. La particolarità era la sensazione che quello che mi stava accadendo mi vedeva spettatore e non protagonista. Mi sembrava di essere al cinema ad assistere ad una favola moderna dove una principessa dei nostri giorni tolga d’impaccio e salvi da una situazione anomala un perfetto sconosciuto. Si assicura che questi stia bene e si offre di accompagnarlo dove desidera.
Fu allora che i mie muscoli uscirono dal torpore convincendo le mie gambe ad accennare qualche passo. Non so quanto tempo impiegai ad affiancare l’auto. Dovette passare un’eternità poiché preso dai miei pensieri, genitori assoluti della mia eterna indecisione, quando mi trovai faccia a faccia con lei mi parve di notare nei suoi occhi una lieve impazienza.
Osservai l’auto che guidava. Bella ed elegante come tutte le auto di lusso, spesso status-symbol di personalità frivole ed egocentriche, risaltava non poco ferma al centro di quella strada deserta.
Ho sempre associato l’auto alle donne forse perché entrambe hanno bisogno di chi capisca alla prima vibrazione del loro umore cos’è che non va ed evitare così di proseguire appiedato dopo averne riempito il serbatoio di speranze. Le donne che ho conosciuto, in particolare quelle belle, assumevano un atteggiamento di superiorità che avevano la capacità di farmi sorridere ed isolare. Superiori a chi o a che cosa è facile da intuire: a coloro che le considerano solo in virtù della loro bellezza e non della propria natura. Lei no !!! Mi è venuta in aiuto senza ostentare alcunché.
Con un sorriso ed un cenno della testa accettai il passaggio che mi offriva per arrivare già dov’ero. Con movimenti naturali mi sedetti accanto a lei e un’ansia particolare, tipica dei primi appuntamenti, mi esplose dentro all’improvviso.
Vidi con quali mani regali ed affusolate impugnava il volante. In bellezza erano seconde solo alla contagiosa luminosità del suo viso. Avrei voluto avere del tempo a disposizione per organizzare i miei pensieri e trovare le parole per esprimere il mio compiacimento di fronte a tanta bellezza.
L’unica cosa che mi venne in mente fu quella di farle notare che era la prima volta che mi accadeva di essere salvato da una fata. Accennò un sorriso che tolse dal suo viso una patina di malinconia. Ci avviammo. Avevo la netta sensazione che fuggisse da qualcosa o da qualcuno. Accese la radio e sintonizzò su un brano Jazz. Il Jazz a quest’ora aiuta a far fuggire le ombre, dissi.
Ti aiuta anche ad avere meno paura? Mi chiese con tono gelido, forse alludendo all’episodio dei cani.
Sembrava essersi svegliata da un sonno lungo un tempo indefinito dove di solito ci si rifugia nel tentativo di sfuggire a quella sorta di anestesia in cui si cade come ultima difesa ad un grande dolore. L’inevitabile conseguenza è che non ti permette di tirare fuori il meglio e si continua a prendere a calci tutto ciò che ti circonda. Lei sembrava averlo capito in quel preciso istante e mi chiese scusa per il tono che aveva usato. Le proposi di ascoltare un pò di musica insieme.
“Perché vedi, aggiunsi, al contrario di giustizia e filosofia le uniche cose che possono, al pari dello scirocco, sconvolgere piacevolmente la vita per un po’, sono la musica e l’amore. Si ha bisogno della loro ventata di energia per continuare ad essere disponibile verso se stessi e verso gli altri”.
Sorridemmo l’un l’altro e come bambini eravamo imbarazzati nel percepire una strana attrazione. Più la osservavo e più mi piaceva. Sentivo di essere al cospetto di una donna che cura il proprio corpo per il solo piacere di sentirsi sana, volta a migliorare le proiezioni della sua mente. Alla ricerca dello splendore esteriore non per vanità o esibizione ma per saldare le radici della sua forza. La forza di affrontare qualsiasi difficoltà ti propini la nostalgia di un bell’attimo appena sfumato. La forza di giungere alla consapevolezza di non poter allineare l’asse dei desideri per raggiungere il profumo dell’anima.
Immagino il quotidiano con lei e penso che deve essere bello sentirsi amato da una donna così ed averne l’amore addosso., quell’amore che ti fonde, ma confonde e lascia spazio. Mi chiese dove dovessi andare come chi ha voglia di prolungare nel tempo il mistero di un incontro fortuito. Ma mi sbagliavo poiché, appena dissi che volentieri l’avrei seguita, accostò l’auto e scese. La vidi entrare nel distretto di polizia senza voltarsi.
LA SERA SUCCESSIVA IL TELEGIORNALE DAVA NOTIZIA DI UNA DONNA CHE SI ERA COSTITUITA DOPO AVER UCCISO I FIGLI DI TRE E CINQUE ANNI PERCHE’ IL MARITO L’AVEVA LASCIATA PER UN’ALTRA, INFRANGENDO IL SUO BELLISSIMO SOGNO D’AMORE.
Re: Scrivendo scrivendo...
Concordo con fiokketta..anzi..qui volento, si ha, infatti, maggior tempo per costruire ciò che nn si è....nessun riferimento per nessuno, ma la penso così!
Per me quella storia va avanti che si frequentano sempre più spesso, vanno a convivere..dopo qualche anno se lasciano....chissà come mai ho sta sensazione.... :hihi:
Per me quella storia va avanti che si frequentano sempre più spesso, vanno a convivere..dopo qualche anno se lasciano....chissà come mai ho sta sensazione.... :hihi:
Ospite- Ospite
Re: Scrivendo scrivendo...
beh ...veramente è un sonetto, endecasillabo
di 4 stanze, 2 quartine e 2 terzine,
con metrica A B B A - A B B A e C D C - D C D
:hihi:
ma comunque ognuno può pensarla come vuole,
ho voluto dare un'immagine di un frammento di giornata,
ma naturalmente non può giungere a tutti...
scrivere è molto personale, e poi si scrivono sensazioni e sentimenti propri
che o vengono colti o no, non importa, non sono una scrittrice
e metto nero su bianco emozioni, ma non pretendo ovviamente che
fungano da intramuscolare e arrivino a tutti...
:smile2: però la metrica c'è, e quella me l'hanno insegnata, non è facile fare un sonetto,
i versi liberi sono molto più indulgenti e permettono di spaziare molto di più...
di 4 stanze, 2 quartine e 2 terzine,
con metrica A B B A - A B B A e C D C - D C D
:hihi:
ma comunque ognuno può pensarla come vuole,
ho voluto dare un'immagine di un frammento di giornata,
ma naturalmente non può giungere a tutti...
scrivere è molto personale, e poi si scrivono sensazioni e sentimenti propri
che o vengono colti o no, non importa, non sono una scrittrice
e metto nero su bianco emozioni, ma non pretendo ovviamente che
fungano da intramuscolare e arrivino a tutti...
:smile2: però la metrica c'è, e quella me l'hanno insegnata, non è facile fare un sonetto,
i versi liberi sono molto più indulgenti e permettono di spaziare molto di più...
Re: Scrivendo scrivendo...
Anema&Core ha scritto:Qui hai spazio, tempo e modo per esprimere chi sei veramente, senza battutine stupide o dementi che disturbano la quiete pubblica.
IO NE SONO UN PERFETTO ESEMPIO!!!!!!!
:hihi: :hihi: :hihi:
YARIS-
Re: Scrivendo scrivendo...
Ursula a me invece è piaciuta molto...brava...non ti curare di chi si erge a professore e vai avanti per la tua strada...
BOBO-
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