Eidos
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URSULA
MAY
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Eidos
Ciò che possiamo pensare 'è', esiste.
Se possiamo esprimerlo, esiste.
Ma allora... perchè nn troviamo ciò che cerchiamo?
Se possiamo esprimerlo, esiste.
Ma allora... perchè nn troviamo ciò che cerchiamo?
MAY-
Re: Eidos
A cosa può servire una creatura che possa provare una miriade
di sensazioni e sentimenti, positivi e negativi. Che sia in grado di
comprendere il senso dell'infinito, anche se vivrà per un tempo finito
e in uno spazio finito. A cosa serviamo. Quale è il nostro fine.
E se nn ne avessimo alcuno? Il senso di tutto questo quale è?
Perchè dobbiamo migliorarci ed evolverci? A chi servirà? A cosa?
Alle civiltà scomparse cosa interessa del 2010? Facciamo tutto ciò
che facciamo, solo... per ingannare il tempo?
Ma voi... di fronte a questo, nn siete terrorizzati?
di sensazioni e sentimenti, positivi e negativi. Che sia in grado di
comprendere il senso dell'infinito, anche se vivrà per un tempo finito
e in uno spazio finito. A cosa serviamo. Quale è il nostro fine.
E se nn ne avessimo alcuno? Il senso di tutto questo quale è?
Perchè dobbiamo migliorarci ed evolverci? A chi servirà? A cosa?
Alle civiltà scomparse cosa interessa del 2010? Facciamo tutto ciò
che facciamo, solo... per ingannare il tempo?
Ma voi... di fronte a questo, nn siete terrorizzati?
MAY-
Re: Eidos
Eh May... hai posto dei quesiti mica da ridere
Ci penso spesso a queste cose e soprattutto a cosa servo.
Di solito a queste domande molti rispondono con retorica.
Per esempio molti genitori direbbero che ha un senso che esistano per dare un input ai figli affinché abbiano un bel futuro.
Un religioso direbbe che siamo di passaggio e finché ci siamo fare del bene agli altri ci prepara per vivere poi nell'altra vita "quella vera". (vabbè ma questo è il suo "mestiere").
Tanta gente che se n'è andata a me non ha lasciato nulla... e probabilmente sarà così anche per me.
Forse in vita siamo un po' tutti come delle orme in riva al mare... rimagono visibili fino a quando passa l'acqua e cancella tutto e nessuno si ricorderà lunghezza e larghezza di quelle orme.
Qualcuno scomoderebbero illustri della storia, della letteratura, della scienza per dire che di vite straordinarie ce ne sono state e che hanno lasciato il segno perché grazie alle individuali evoluzioni oggi abbiamo un riscontro tecnologico, artistico ecc.
Ma qualcuno di questi forse si sarà posto le stesse domande senza sapere che sarebbero serviti alle generazioni successive.
Forse non vedere un senso... ha senso. Se potessimo sapere la risposta di molte cose forse non ci piacerebbe e vivremmo imprigionati a quello che diventerebbe quasi una "responsabilità" del perché ci siamo.
Terrorizza non avere una certezza ma a volte terrorizza di più averle.
Non so... ci devo pensare meglio... ho scritto di getto, come sempre...
___________
spero di leggere altri pareri.
:)
Ci penso spesso a queste cose e soprattutto a cosa servo.
Di solito a queste domande molti rispondono con retorica.
Per esempio molti genitori direbbero che ha un senso che esistano per dare un input ai figli affinché abbiano un bel futuro.
Un religioso direbbe che siamo di passaggio e finché ci siamo fare del bene agli altri ci prepara per vivere poi nell'altra vita "quella vera". (vabbè ma questo è il suo "mestiere").
Tanta gente che se n'è andata a me non ha lasciato nulla... e probabilmente sarà così anche per me.
Forse in vita siamo un po' tutti come delle orme in riva al mare... rimagono visibili fino a quando passa l'acqua e cancella tutto e nessuno si ricorderà lunghezza e larghezza di quelle orme.
Qualcuno scomoderebbero illustri della storia, della letteratura, della scienza per dire che di vite straordinarie ce ne sono state e che hanno lasciato il segno perché grazie alle individuali evoluzioni oggi abbiamo un riscontro tecnologico, artistico ecc.
Ma qualcuno di questi forse si sarà posto le stesse domande senza sapere che sarebbero serviti alle generazioni successive.
Forse non vedere un senso... ha senso. Se potessimo sapere la risposta di molte cose forse non ci piacerebbe e vivremmo imprigionati a quello che diventerebbe quasi una "responsabilità" del perché ci siamo.
Terrorizza non avere una certezza ma a volte terrorizza di più averle.
Non so... ci devo pensare meglio... ho scritto di getto, come sempre...
___________
spero di leggere altri pareri.
:)
Re: Eidos
Mamma mia.
Certo che quando non riesci a dormire ti vengono proprio dei brutti pensieri, eh?
Scherzo!!!
Preferisco non pormi tali quesiti e preferisco non cercare delle risposte che probabilmente non arriveranno mai. Se ponessi la stessa domanda a 1000 persone avrei 1000 risposte diverse e tutte discordanti.
Meglio godermi la vita finchè posso e finchè ne ho una.
Ciao da Renato
P.S.: la sera mangia più leggero
Certo che quando non riesci a dormire ti vengono proprio dei brutti pensieri, eh?
Scherzo!!!
Preferisco non pormi tali quesiti e preferisco non cercare delle risposte che probabilmente non arriveranno mai. Se ponessi la stessa domanda a 1000 persone avrei 1000 risposte diverse e tutte discordanti.
Meglio godermi la vita finchè posso e finchè ne ho una.
Ciao da Renato
P.S.: la sera mangia più leggero
renatone-
Re: Eidos
Non serve mangiare pesante la sera o avere insonnia per fare delle riflessioni.
Io penso invece che le 1.000 persone con risposte diverse siano utilissime perché una risposta come la tua (classica risposta che darebbero in milioni) è una chiusura, mentre qui siamo per aprirli i confronti non per serrarli.
(Per U. May: aspetto il titolo!)
Io penso invece che le 1.000 persone con risposte diverse siano utilissime perché una risposta come la tua (classica risposta che darebbero in milioni) è una chiusura, mentre qui siamo per aprirli i confronti non per serrarli.
(Per U. May: aspetto il titolo!)
Re: Eidos
Boh forse siamo qui x migliorare ( o peggiorare? ) la vita a ki verrà dopo di noi....con le scoperte di ogni genere l'uomo si è evoluto....siamo passati dai segnali de fumo alla teconologia e sicuramente le generazioni future grazie a ciò faranno altre grandi scoperte....
Anke il forum di Ursy resterà nella storia...magari fra 100 anni lo tireranno fuori come esempio x evitare di fare altri simili errori SKERZOOOOOOOOO Ursyyyyyyy vabbè ha scritto delle scemate ( come sempre d'altronde) abbiate pazienza
Anke il forum di Ursy resterà nella storia...magari fra 100 anni lo tireranno fuori come esempio x evitare di fare altri simili errori SKERZOOOOOOOOO Ursyyyyyyy vabbè ha scritto delle scemate ( come sempre d'altronde) abbiate pazienza
FIOKKETTA-
Re: Eidos
OK. Ho risposto troppo frettolosamente.URSULA ha scritto:Non serve mangiare pesante la sera o avere insonnia per fare delle riflessioni.
Io penso invece che le 1.000 persone con risposte diverse siano utilissime perché una risposta come la tua (classica risposta che darebbero in milioni) è una chiusura, mentre qui siamo per aprirli i confronti non per serrarli.
(Per U. May: aspetto il titolo!)
'mazza ahò. Non se pò scrive 'na cosa "leggera" che subito ve stranite.
Da quando l'uomo, inteso come essere vivente e pensante, ha avuto coscienza di se, del suo ego, del suo pensiero, si è posto le domande su "chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo, perchè siamo qui" e nei secoli ci sono stati fior di filosofi che hanno speso la loro esistenza cercando di trovare le risposte a tali quesiti.
Io sono un semplice uomo che porta avanti la sua esistenza cercando di lasciare un segno insignificante del suo passaggio in questo mondo e non ho la pretesa di poter dare risposta a neanche una di queste domande, preferisco portare avanti la mia vita facendo quanto possibile per dare il mio piccolo contributo a questo mondo e non mi ritengo così profondo da interrogarmi sul senso della vita.
Però un senso potrebbe essere: spassatela finchè sei in grado di farlo, perchè quando sarai troppo vecchio potresti morire di rimpianti.
Tutto il resto è pura accademia.
Ciao da Renato
Ultima modifica di renatone il Lun 28 Set - 1:10 - modificato 1 volta.
renatone-
Re: Eidos
"Acquista cosa nella
tua gioventù che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi
la vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in
gioventù, che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento".
Leonardo Da Vinci
tua gioventù che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi
la vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in
gioventù, che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento".
Leonardo Da Vinci
MAY-
Re: Eidos
Oggi riflettevo su qlcs che mi ricorda il pensiero di Fiokketta, più o meno.
Ogni cosa che facciamo, che creiamo, che scriviamo, che costruiamo,
che dipingiamo, la facciamo per la comunità in cui stiamo vivendo.
Ma è così solo in apparenza. Produciamo solo per noi, ora, nel presente.
Questo è ciò che appare ai nostri occhi. In realtà nn lo stiamo facendo per 'noi',
lo stiamo facendo per chi verrà dopo di noi.
Dà l'idea di essere un'esistenza votata all'altruismo.
POi, nei ritagli di tempo ci concediamo qlc svago.
Per confermare la tesi mettiamo al mondo dei figli. Da prima
che nascano iniziamo a fare delle cose per loro, che costituiranno
la società di domani.
Se qlcn decenni fà nn avesse costruito la casa in cui abito, dove
vivrei ora? In un'altra casa? Ma nn cambierebbe il ragionamento.
E' fantastico. No?
Siamo tutti collegati nel tempo e nello spazio senza rendercene conto.
Qlcn potrebbe dire... "Beh ciò che facciamo lo facciamo solo a scopo
di lucro, per mantenere la famiglia, per mangiare, nn abbiamo tempo
di pensare a noi stessi, figuriamoci mettersi a pensare alle future
generazioni: fatti loro. Chi costruì quella casa magari sperava di finire
presto il turno di lavoro per andare al bar con gli amici".
Non potrei dargli torto.
Ma allora?
Forse siamo troppo egoisti.
Forse pensiamo troppo a noi stessi e ci concentriamo troppo
sul quì e ora. Forse proprio per questo trovano terreno
fertile le trasmissioni da rin-tronati. Andando avanti così nessuno
si domanderà più il senso dell' 'altro' che ci riguarda. Andando avanti
così, dai segnali di fumo alla tecnologia, torneremo ai segnali di fumo,
così come chi è tornato a vivere in campagna.
Ogni cosa che facciamo, che creiamo, che scriviamo, che costruiamo,
che dipingiamo, la facciamo per la comunità in cui stiamo vivendo.
Ma è così solo in apparenza. Produciamo solo per noi, ora, nel presente.
Questo è ciò che appare ai nostri occhi. In realtà nn lo stiamo facendo per 'noi',
lo stiamo facendo per chi verrà dopo di noi.
Dà l'idea di essere un'esistenza votata all'altruismo.
POi, nei ritagli di tempo ci concediamo qlc svago.
Per confermare la tesi mettiamo al mondo dei figli. Da prima
che nascano iniziamo a fare delle cose per loro, che costituiranno
la società di domani.
Se qlcn decenni fà nn avesse costruito la casa in cui abito, dove
vivrei ora? In un'altra casa? Ma nn cambierebbe il ragionamento.
E' fantastico. No?
Siamo tutti collegati nel tempo e nello spazio senza rendercene conto.
Qlcn potrebbe dire... "Beh ciò che facciamo lo facciamo solo a scopo
di lucro, per mantenere la famiglia, per mangiare, nn abbiamo tempo
di pensare a noi stessi, figuriamoci mettersi a pensare alle future
generazioni: fatti loro. Chi costruì quella casa magari sperava di finire
presto il turno di lavoro per andare al bar con gli amici".
Non potrei dargli torto.
Ma allora?
Forse siamo troppo egoisti.
Forse pensiamo troppo a noi stessi e ci concentriamo troppo
sul quì e ora. Forse proprio per questo trovano terreno
fertile le trasmissioni da rin-tronati. Andando avanti così nessuno
si domanderà più il senso dell' 'altro' che ci riguarda. Andando avanti
così, dai segnali di fumo alla tecnologia, torneremo ai segnali di fumo,
così come chi è tornato a vivere in campagna.
MAY-
Re: Eidos
ah è cambiato il titolo : Existentia.
Potevi mettere Illusion uh uh uh uh aaahah...
:D
(aò ce stà 'na sibilante sorda de troppo ner titolo )
Potevi mettere Illusion uh uh uh uh aaahah...
:D
(aò ce stà 'na sibilante sorda de troppo ner titolo )
MAY-
Re: Eidos
aò U.rompina t'avevo chiesto un titolo e non hai espresso tiè
ho lasciato un "vuoto a riempire"
su su penZa tu un titolo
ho lasciato un "vuoto a riempire"
su su penZa tu un titolo
Re: Eidos
Trovato il titolo che si fa? ahahah
accà nn ce sta niiiisciuuuunooooo, marò che tristezza
accà nn ce sta niiiisciuuuunooooo, marò che tristezza
MAY-
Lo scopo della morte
Riesumo questo topic di idee e interrogativi.
Dato che si è parlato di scopo dell'esistere&affini...
Stamane vorrei chiedermi e chiedere qual è il senso della morte.
Da non intendersi come un argomento lugubre. E' l'altra faccia della stessa medaglia come si suol dire.
Ci interroghiamo sul senso della vita ma raramente sullo scopo della morte.
Quindi le domande sono essenzialmente queste:
Lo scopo della morte qual è?
E perché facciamo quasi mai questa domanda?
BEEEP
(partecipino i viventi se è possibile ;-)
Dato che si è parlato di scopo dell'esistere&affini...
Stamane vorrei chiedermi e chiedere qual è il senso della morte.
Da non intendersi come un argomento lugubre. E' l'altra faccia della stessa medaglia come si suol dire.
Ci interroghiamo sul senso della vita ma raramente sullo scopo della morte.
Quindi le domande sono essenzialmente queste:
Lo scopo della morte qual è?
E perché facciamo quasi mai questa domanda?
BEEEP
(partecipino i viventi se è possibile ;-)
Re: Eidos
In questa fase di dormiveglia credo di essere per gran parte dormiente e seppur vivente ho la sensazione di trovarmi in una dimensione parallela dove è possibile vedere tutto attraverso una finestra chiusa da un vetro, chissà se questo stato somiglia un po' alla morte. in fondo la morte riguarda il corpo e non l'anima e l'anima nn dovrebbe avere le stesse percezioni che si hanno attraverso i sensi. Potrebbe essere questo il significato: 'vedere' tutto con altri occhi, nn con quelli sottoposti alla vulnerabilità caratteristica dell'essere mortale, ma con gli occhi dell'anima, caratteristica di qlcs di immortale e quindi dotato di capacità visive superiori, oltre il confine del tangibile. Vedere qualcosa che in vita nn si è potuto vedere, perchè nn ci è concesso vedere, in seguito alle distrazioni dovute ai sensi che contraddistinguono la nostra povera condizione, mutevole: si nasce, si cresce, si muore. Qualcuno, pochi, che riusciranno a metter da parte i sensi per privilegiare attività come ragionamento e meditazione potranno forse avere il vantaggio di vedere quel qlcs in più e divenire immortali. Complimenti a loro.
Buon giorno eh
Buon giorno eh
MAY-
Re: Eidos
i ricchi hanno paura di morire e sono pieni di fobie al primo starnuto vanno in depressione,la morte? e solo un passaggio della nostra esistenza di eterno nun c'e nulla ,per me la morte e' come una dormita senza sogni cioe' nulla, avere paura di una cosa che non si puo' evitare ? mah, comunque la preferisco ad una vita eterna fatta di preghiere e lodi e aureole dico per eternita' ma nsai che ****
Cencio-
Re: Eidos
La paura di morire fa parte della natura umana e prima di esser ricchi, i ricchi, sono esseri umani, fino a prova contraria.Cencio ha scritto:i ricchi hanno paura di morire e sono pieni di fobie al primo starnuto vanno in depressione,la morte? e solo un passaggio della nostra esistenza di eterno nun c'e nulla ,per me la morte e' come una dormita senza sogni cioe' nulla, avere paura di una cosa che non si puo' evitare ? mah, comunque la preferisco ad una vita eterna fatta di preghiere e lodi e aureole dico per eternita' ma nsai che ****
Le fobie purtroppo affliggono anche i poveri e consentimi di dire che forse i poveri ne vanno più soggetti a causa dell'impossibilità di far fronte, semmai dovessero trovarsi in certe situazioni, a certi imprevisti, che solitamente si risolvono esclusivamente grazie ai quattrini.
Ciò che rende l'uomo immortale è la procreazione. Procreazione nel corpo o procreazione nell'anima.
Dove si prega, si loda e si cammina con il neon sulla testolina, è solo in una Commedia, seppur Divina e seppur Dante ammise di aver davvero viaggiato nei tre mondi.
MAY-
Re: Eidos
be' il concetto di immortalita' relegato solo alla procreazione lo trovo riduttivo e non ci separa dall'essere una specie animale anche se' evoluta (sempre se lo siamo) dare credito ad un sogno fatto da dante e come credere a qualsiasi frescaccia venga messa nero su bianco,o credere nelle profezie di nostradamus oppure credere al sangue di s.gennaro (esperimento riprodotto chimicamente basta agitare e quello che c'e' dentro diventa un liquido rosso) il libro e' il corano o e la bibbia? ,senza scordare le altre religioni,mi ripeto na volta che l'orologio si ferma so' finiti i giochi.
Cencio-
Re: Eidos
La Divina Commedia era paragonata alla Bibbia perchè il poema dantesco va interpretato allegoricamente non solo letteralmente, l'allegoria in factis è ciò che lo distingue da qls frescaccia sia stata mai scritta con allegoria in verbis. L'allegoria in factis permette di scrivere menzogne al fine di nascondere una realtà. C'è gente che ha dedicato e dedica ancora la propria vita allo studio della Divina Commedia, così come c'è gente che studia la Bibbia o il Corano o l'Eneide. Perchè? Perchè chi le ha prodotte è riuscito a raggiungere un'immortalità. La procreazione nel corpo sarà anche un concetto restrittivo dal tuo punto di vista, ma è l'unica facoltà che abbiamo di rimanere vivi al di là della morte. Tu nei tuoi figli nn vedi una parte di te? Nel momento in cui hai deciso di averne (a parte i casi in cui ci si sia trovati senza aver scelto...) nn hai pensato a una tua possibilità di continuare a vivere attraverso qlcs da te prodotta, la quale cosa continuerà a vivere dopo di te? Il tuo essere si tramanderà insieme alle tue parole e ai tuoi insegnamenti che tu lo voglia o no, nel bene e nel male continuerai a vivere, ragionamento che nn credo possa accomunarci agli animali per quanto intelligenti. Questo è il significato. Molto più semplice del parto nell'anima, riservato a pochi.
MAY-
Re: Eidos
Devo pensare (ogni tanto lo faccio ;-) su quello che avete scritto.
Poi dirò qualcosa anche io. Ora non mi viene.
Però questo mi sembra molto vero:
Poi dirò qualcosa anche io. Ora non mi viene.
Però questo mi sembra molto vero:
Bel post May :)MAY ha scritto:C'è gente che ha dedicato e dedica ancora la propria vita allo studio della Divina Commedia, così come c'è gente che studia la Bibbia o il Corano o l'Eneide. Perchè? Perchè chi le ha prodotte è riuscito a raggiungere un'immortalità. La procreazione nel corpo sarà anche un concetto restrittivo dal tuo punto di vista, ma è l'unica facoltà che abbiamo di rimanere vivi al di là della morte.
Re: Eidos
La morte è un argomento che ha sempre molto affascinato e turbato l’uomo. Su cosa è non ci posso essere delle risposte concrete ed univoche. E’ un argomento poco trattato perché fa paura, paura della sua inevitabilità e dell’impotenza che abbiamo di fronte ad essa, paura del suo mistero. La morte rende tutti gli uomini veramente uguali, non conta di che cultura o estrazione sociale siamo, se siamo ricchi od in miseria, comunque si arriverà al dunque.
Si è sempre cercata l’immortalità, con la procreazione “io non ci sarò più, ma vivranno i miei figli ed i figli dei miei figli”, ma questa è solamente un’immortalità di tipo biologico, corporea. La vera immortalità è quella del pensiero e dell’insegnamento che possiamo rimandare alle generazioni future, cosa che nel nostro piccolo possiamo fare solo con i nostri figli o comunque con una ristretta cerchia di persone. Considero i veri immortali quelle persone che nel passato hanno avuto pensieri ed idee che ancora oggi dopo decine di secoli sono argomenti di grande discussione, i filosofi della Grecia ad esempio e su tutti ovviamente Gesù Cristo. Il loro corpo non esiste più, ma il loro pensiero sarà eterno.
Io avevo una gran paura della morte, da quando mi ha colpito da vicino, nel mio intimo, da quando ha tentato di distruggere la mia vita, non ne ho più, la definisco scherzosamente “un lusso che non mi posso permettere”. Ora ho una visione Cristiana della morte, non la considero un punto di arrivo, ma una tappa verso l’eternità dell’anima.
Si è sempre cercata l’immortalità, con la procreazione “io non ci sarò più, ma vivranno i miei figli ed i figli dei miei figli”, ma questa è solamente un’immortalità di tipo biologico, corporea. La vera immortalità è quella del pensiero e dell’insegnamento che possiamo rimandare alle generazioni future, cosa che nel nostro piccolo possiamo fare solo con i nostri figli o comunque con una ristretta cerchia di persone. Considero i veri immortali quelle persone che nel passato hanno avuto pensieri ed idee che ancora oggi dopo decine di secoli sono argomenti di grande discussione, i filosofi della Grecia ad esempio e su tutti ovviamente Gesù Cristo. Il loro corpo non esiste più, ma il loro pensiero sarà eterno.
Io avevo una gran paura della morte, da quando mi ha colpito da vicino, nel mio intimo, da quando ha tentato di distruggere la mia vita, non ne ho più, la definisco scherzosamente “un lusso che non mi posso permettere”. Ora ho una visione Cristiana della morte, non la considero un punto di arrivo, ma una tappa verso l’eternità dell’anima.
FantasmaFormaggino-
Re: Eidos
Il brano che segue è un dialogo tra la giornalista scrittrice Oriana Fallaci, notoriamente atea, e la nipotina di 5 anni Elisabetta.......no so voi, ma io sto con Elisabetta!
“Era entrata con piccoli passi esitanti, la prudenza dei bambini quando vogliono qualcosa. Appoggiata ad una valigia, s’era messa a fissarmi dondolando un piede su e giù. Fuori era novembre, il vento invernale gelava i boschi della mia Toscana.
“E’ vero che parti?””Si,Elisabetta” “Allora resto a dormire con te”.
Le avevo detto va bene, era corsa a prendere il pigiama e il suo libro dal titolo La vita delle piante, poi m’era venuta accanto nel letto: minuscola, indifesa, contenta. Fra qualche mese avrebbe compiuto cinque anni. Tenendola stretta m’ero messa a leggere il libro, d’un tratto m’aveva puntato gli occhi negli occhi e posto quella domanda:”La vita cos’è?”.
Io coi bambini non sono brava. Non voglio adeguarmi al loro linguaggio, alla loro curiosità. Le avevo dato una risposta sciocca, lasciandola insoddisfatta. “La vita è il tempo che passa fra il momento in cui si nasce ed il momento in cui si muore”.
“E’ basta?”. “Ma si, Elisabetta. Basta.”
“E’ la morte cos’è?”.
“La morte è quando si finisce, e non ci siamo più”.
“Come quando viene l’inverno e un albero secca?”.
“Più o meno”.
“Però un albero non finisce, no? Viene le primavera e allora lui rinasce, no?”.
“Per gli uomini non è così Elisabetta. Quando un uomo muore, è per sempre. E non rinasce più”.
“Anche una donna? Anche un bambino?”.
“Anche una donna, anche un bambino”
“Non è possibile!”.
“Invece si Elisabetta”.
“Non è giusto!”
“Lo so. Dormi”.
“Io dormo ma non ci credo alle cose che dici. Io credo che quando uno muore fa come gli alberi ch ed’inverno seccano ma poi viene la primavera e loro rinascono, sicché la vita deve essere un'altra cosa”.
“Era entrata con piccoli passi esitanti, la prudenza dei bambini quando vogliono qualcosa. Appoggiata ad una valigia, s’era messa a fissarmi dondolando un piede su e giù. Fuori era novembre, il vento invernale gelava i boschi della mia Toscana.
“E’ vero che parti?””Si,Elisabetta” “Allora resto a dormire con te”.
Le avevo detto va bene, era corsa a prendere il pigiama e il suo libro dal titolo La vita delle piante, poi m’era venuta accanto nel letto: minuscola, indifesa, contenta. Fra qualche mese avrebbe compiuto cinque anni. Tenendola stretta m’ero messa a leggere il libro, d’un tratto m’aveva puntato gli occhi negli occhi e posto quella domanda:”La vita cos’è?”.
Io coi bambini non sono brava. Non voglio adeguarmi al loro linguaggio, alla loro curiosità. Le avevo dato una risposta sciocca, lasciandola insoddisfatta. “La vita è il tempo che passa fra il momento in cui si nasce ed il momento in cui si muore”.
“E’ basta?”. “Ma si, Elisabetta. Basta.”
“E’ la morte cos’è?”.
“La morte è quando si finisce, e non ci siamo più”.
“Come quando viene l’inverno e un albero secca?”.
“Più o meno”.
“Però un albero non finisce, no? Viene le primavera e allora lui rinasce, no?”.
“Per gli uomini non è così Elisabetta. Quando un uomo muore, è per sempre. E non rinasce più”.
“Anche una donna? Anche un bambino?”.
“Anche una donna, anche un bambino”
“Non è possibile!”.
“Invece si Elisabetta”.
“Non è giusto!”
“Lo so. Dormi”.
“Io dormo ma non ci credo alle cose che dici. Io credo che quando uno muore fa come gli alberi ch ed’inverno seccano ma poi viene la primavera e loro rinascono, sicché la vita deve essere un'altra cosa”.
FantasmaFormaggino-
Re: Eidos
mah i trattati le divine commedie che tutti consideriamo immortali ma non scordiamoci che ci sono imposte,hanno il tempo che trova verra' il giorno che non verranno prese in considerazione in quanto fanno parte del passato fa' parte dell'evoluzione per fare un esempio quante lingue modi di fare sono estinti?l'immortalita' e una cosa le opere un altra lo stesso universo e' destinato alla scomparsa il fattore tempo come disse uno scompigliato linguacciuto e relativo......di immortale non c'e' nulla
Cencio-
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