Il piatto estivo per eccellenza: insalata di riso by Renatone

Visto che in un'altro post si parlava di insalata di riso e che ho scoperto che qui c'è qualcuno che la prepara con i prodotti già pronti in scatola tipo Condiriso (bleah), come promesso in quel post vi do la ricetta dell'insalata di riso come la preparo io.
Premetto che a me piace metterci un po di tutto e che volendo gli ingredienti possono variare sia per la quantità che per la varietà in base alla libidine del momento.
Quella che vi sto scrivendo può essere presa come una ricetta di base, ma ovviamente potete togliere quello che non vi aggrada e/o aggiungere quello che vi piace di più.

Ingredienti:
- Riso (normalmente utilizzo il Parboiled, ma in commercio esiste anche il riso specifico per insalate)
- Giardiniera o insalatina capricciosa sott'aceto
- Wurstel
- Tonno sott'olio
- Formaggio Emmental
- Pisellini primavera
- Mais
- Olive snocciolate, verdi, nere o tutte e due
- Peperoni gialli, verdi e rossi
- Olio extra vergine di oliva

Prendete una insalatiera sufficientemente capiente in cui metterete tutti gli ingredienti.
Scolate dall'aceto la giardiniera versando il contenuto del barattolo in uno scolapasta e tagliatela grossolanamente in pezzi di grandezza variabile a vostro piacere. L'insalatina capricciosa normalmente è tagliata a Julienne, cioè in striscioline, se la utilizzate al posto della giardiniera potete scegliere se lasciarla così com'è o tagliarla uteriormente in pezzi più piccoli.
Scolate dall'olio il tonno e spezzettatelo con una forchetta.
Tagliate i wurstel a pezzi irregolari o a rondelle, come vi piace di più.
Se vi piacciono tagliate prendete le olive e tagliate come preferite, altrimenti lasciatele intere.
Scolate il mais dal liquido e sciacquatelo sotto un getto di acqua.
Lavate i peperoni, tagliateli a metà, togliete tutti i semi e tagliateli a striscioline o a pezzetti. Oltre al gusto daranno una ulteriore nota di colore alla vostra insalata.
In un tegame lessate i pisellini in acqua salata e quando saranno cotti scolateli e passateli sotto un getto di acqua fredda per fermare la cottura.
Cuocete il riso in abbondante acqua salata e quando sarà cotto scolatelo e passatelo sotto un getto di acqua fredda per fermare la cottura. Questa operazione è fondamentale anche per rimuovere gran parte dell'amido del riso. I chicchi di riso devono restare separati fra loro e non ammassati in grumi.
Versate il tutto nell'insalatiera, aggiungete l'olio extra vergine di oliva e mescolate uniformemente. Se occorre aggiustate di sale.
Se lo gradite durante l'operazione di mescolatura aggiungete un po' di pepe macinato fresco.
Riponete l'insalatiera in frigorifero e lasciate raffreddare.
Prima di servire in tavola è buona norma rimescolare l'insalata di riso e se necessario aggiungere ancora un po' di olio.

Varianti:
Le varianti sono quasi infinite e sono dettate più che altro dalla fantasia e dal gusto personale di chi prepara l'insalata di riso.
A proprio piacere si possono aggiungere verdure sott'olio opportunamente scolate in precedenza come carciofini, funghetti, melanzane e chi più ne ha più ne metta.
Chi lo gradisce può aggiungere del prosciutto cotto tagliato a cubetti.
Se vi piace potete aggiungere anche del pomodoro crudo tagliato a cubetti, ma se abbondate con le quantità e prevedete che avanzi un po' di insalata, magari da mangiare il giorno dopo, è meglio prepararlo a parte ed aggiungerlo nel piatto nel momento in cui mangiate l'insalata di riso perchè il pomodoro tende ad inacidire.
C'è anche qualcuno che gradisce l'insalata di riso con la maionese. In questo caso l'unico inconveniente è che il piatto diventa molto più pesante da digerire. Meglio servire la maionese a parte e chi la gradice la metterà solo nel suo piatto.
Buon appetito.

Ciao da Renato

Ecco.... tutta quella robina lì io la trovo già pronta in barattolo rigorosamente di vetro

No dai... scherzo... qualche volta la faccio anche io con verdure fresche anzi io aggiunto il cavolo a palla tagliato alla Julienne appena appena lessato

Al posto della maionese, prima di servire, a volte ci metto un pochino di formaggio cremoso, tipo Filadelphia, o un altro che ora non mi viene... è grasso ma molto meno della maionese.

Rileggendo il tutto con un po' più di tranquillità ho notato che avevo dimenticato le olive. Le ho aggiunte.

Ursula, è vero che QUASI tutta 'sta roba la trovi nel barattolo del condimento per insalata di riso, ma è anche vero che la trovi sott'olio (e personalmente preferisco essere io a scegliere l'olio), che di solito i wurstel sono gialli (ma con che li hanno fatti? con un maiale che aveva l'epatite?), che i piselli sono di legno, che il tonno, se c'è, è fatto con le parti di scarto del pesce e non con i filettoni come piace a me, che il tutto sa maledettamente di conservante, ecc., ecc., ecc.
Meglio se me la faccio da solo, mentre si cuoce il riso si fa in tempo a preparare praticamente tutto.

Ciao da Renato

La maionese sull'insalata de riso
Comunque condiriso (sa....) non contiene carne (non ne ho vista) solo verdure e a me piace. Inoltre aggiungo pomodori, tonno e mais dopo

Frugolotto guarda che la maionese moltissima gente ce la mette. Io sono golosa di maionese ma non la compro sennò ci affogo dentro

Ah però di una cosa vado fiera... la simmenthal non la mangio manco se me pagano

Ma nell'insalata sono buoni i sapori del riso e di tutte le verdure con la maionese sà tutto de maionese
E' buona nei tramezzini ma sugli altri alimenti no no

Per il quiz culinario dell'estate: domanda da 1 billion dollars (1 miliardo).
Chi è che sa dirmi perchè la Simmenthal si chiama così?

Ciao da Renato

Altro che conati ... cò la simmenthal vengono le cognate i cognati e tutto er cucuzzaro de parenti de vomito

FIOKKETTA ha scritto:

Simmenthal è il nome di una valle in Svizzera x l'esattezza nella Svizzera tedesca da quel ke so...

Sbagliato.
Avanti un altro.

Ciao da Renato

mah ...io su Wikipedia ho trovato quello che dice Fiokk

Simmenthal è uno storico marchio alimentare italiano, specializzato nella produzione di un lesso di carne in gelatina, confezionato in scatola e destinato ad essere consumato freddo, senza bisogno di alcuna preparazione.
Il metodo di conservazione fu ideato dal ristoratore milanese Pietro Sada, nel 1881 mentre suo figlio, Gino Alfonso Sada, nel 1923 iniziò la vera produzione industriale della carne in scatola in gelatina.
Trae il nome da una valle svizzera chiamata oggi Simmental, presso Zweisimmen; il procedimento di produzione consiste nel cuocere la carne in un brodo vegetale che produce gelatina raffreddandosi. Oggi si utilizzano carni sudamericane.
A cottura ultimata, la scatoletta calda si raffredda appoggiata su un lato, sicché il grasso (oggi diminuito rispetto ad un tempo), tende a galleggiare concentrandosi all'estremità opposta della scatoletta.
Adatta alle diete ipocaloriche per il basso tenore di grassi, mentre l'apporto calorico della gelatina è trascurabile.
Il marchio appartiene oggi a Kraft Foods, che produce anche prodotti complementari alla classica carne in scatoletta.

(da wikipedia)

E va be', allora ve la do per buona.
Simmenthal è il nome di una razza bovina da carne come la maremmana, la chianina, ecc.

Ciao da Renato

Ho sempre pensato che wikipedia non sia poi così attendibile.
Ma del resto sono informazioni che dà la gente comune e che poi vengono approvate o meno.
Che fosse una razza di mucca, oltre che la valle svizzera, l'avrebbero dovuto inserire per prima cosa.

Però comunque sono scarti di carne poi lavorati, io sapevo così.

Ha un gusto terribile per me... e la gelatina poi a a me fà propio ribrezzo.
L'ho mangiata ma in casi estremi.
Da piccola a volte mi davano un panino con la Simmenthal da portare a scuola per merenda ma spesso lo barattavo con una bambina che portava sempre due mele e un pacchetto di crackers eheheh

URSULA ha scritto:Ho sempre pensato che wikipedia non sia poi così attendibile.
Ma del resto sono informazioni che dà la gente comune e che poi vengono approvate o meno......

Il problema di Wikipedia è che non c'è un vero e proprio controllo di quello che viene scritto. Molto di ciò che è scritto è vero, ma ci sono anche molte voci che hanno informazioni incomplete.

Della razza bovina da carne sono più che strasicuro perchè oltre ad essere diplomato come Perito Informatico sono diplomato anche come Perito Agrario e quella razza bovina l'ho studiata.

"Ma come? Hai due diplomi?" Ebbene si. Volevo fare il veterinario e quindi ho studiato Agraria per poi frequentare Veterinaria, ma dopo il primo anno di università decisi di levarmi di mezzo il servizio militare e per caso ho scoperto i computer per cui mi sono rimesso a studiare informatica e mi sono ridiplomato.


Ciao da Renato

ahhaha Renato... hai fatto come Marzullo... "si faccia una domanda e si dia una riposta" hihi

A volte mi piace giocare d'anticipo.
eheheheheheheheheheheh

Ciao da Renato

Renà hai vistoche ho messo la tua ricetta sull'indice ?

Avevo cominciato con una di Sanny... poi proseguo con le altre...


(p.s. - domanda tecnica: quando vi collegate si vede il pop-up di connessione? Ora c'è una foto di Del Piero [ grande! ] la vedete? )

Si, avevo visto che hai messo la ricetta bene in evidenza sull'indice. Grazie.

Per rispondere alla seconda domanda: per comodità è da un po' che non ripulisco la cache di IE e quando apro il forum sono già collegato, quindi niente popup e niente foto di Del Piero (bleah, io aborro il calcio. Si lo so, sono un maschio italiano atipico).

Ciao da Renato