Il mistero del prezzo delle sigarette
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Il mistero del prezzo delle sigarette
Bionda quanto mi costi? Il mistero del prezzo delle sigarette
Il vizio più diffuso tra gli italiani è un affare per il Monopolio di Stato. Un pacchetto all'origine costa dai 10 ai 13 centesimi e viene venduto a 3,60 euro
Le "bionde"? Le più amate dagli italiani e il pozzo di San Patrizio per il Fisco. Se i fumatori abituali smettessero di comprare la dose quotidiana di nicotina contemporaneamente, l'Erario riporterebbe gravi danni economici. Quanto costa al produttore un pacchetto di sigarette? Incredibile ma vero, dai 10 ai 13 centesimi (0,13 euro). Non di più. Lo rivela un'inchiesta del Secolo XIX. Per il gioco dei rincari e delle tassazioni, in tabaccheria, lo stesso pacchetto costa dai 3 euro e sessanta centesimi (il prezzo minimo imposto oggi in Italia) ai 6. Questo perché, tra Iva e accise, la tassazione grava per più di tre quarti del prezzo, il 75,2%. Questo non impedisce alle case produttrici di poter comunque ottenere utili macroscopici. In virtù del fatto che in Italia si vendono (dati aggiornati al 2007) 4,64 miliardi di pacchetti all’anno.
Le tre multinazionali del fumo (Philip Morris, British American Tobacco e Japan Tobacco) occupano in Italia il 98% della quota di mercato. Quali utili dovrebbero dichiarare se producessero in Italia?
Cifra spaventosa: 2 miliardi all’anno. Quanto hanno dichiarato effettivamente? 150 milioni. Questo perché le major acquistano le sigarette all’estero, da aziende che gravitano sempre nella stessa loro galassia. A quale prezzo? Il calcolo effettuato dal Secolo XIX indica la cifra media di 53 centesimi (contro i 10-13 reali). Rimane una differenza di circa 40 centesimi che non viene quindi dichiarata in Italia, ma all’estero, dove si trovano le sedi di queste società: soprattutto in Svizzera. Inoltre in Italia esiste una direttiva dei Monopoli di Stato che fissa il prezzo minimo delle sigarette. E lo lega strettamente al prezzo praticato dalle multinazionali, con un accordo sostanzialmente tacito.
Conseguenza: non esiste al momento possibilità concreta di entrare sul mercato e di fare concorrenza. Esistono ferree barriere in entrata. Mantenendo invariato il loro monopolio pressoché totale e, insieme, i loro utili. L’Unione Europea ha invitato già più volte l’Italia a usare un altro procedimento. Per mantenere alto il prezzo delle sigarette (provvedimento che molti paesi hanno preso) dev’essere alzata ulteriormente l’accisa, lasciando però poi libertà di prezzo e di concorrenza. La proposta, però, non è stata raccolta e contro l’Italia è aperta una procedura di infrazione. Quanto guadagnerebbe lo Stato da questo provvedimento? Altri due miliardi di euro l’anno.
Un provvedimento però sgradito alle major, che dovrebbero o aumentare i prezzi o diminuire gli utili. E quando, nello scorso marzo, il Tar ha abolito il prezzo minimo delle sigarette, un ente si è subito mosso per ottenere la sospensiva: i Monopoli di Stato.
VIRGILIO NOTIZIE
( Ma ve rendete conto di ke giro c'è dietro le sigarette....in pratica se tutti noi ke fumiamo smettessimo....lo Stato farebbè na campagna pubblicitaria pe farci ricomincià )
Il vizio più diffuso tra gli italiani è un affare per il Monopolio di Stato. Un pacchetto all'origine costa dai 10 ai 13 centesimi e viene venduto a 3,60 euro
Le "bionde"? Le più amate dagli italiani e il pozzo di San Patrizio per il Fisco. Se i fumatori abituali smettessero di comprare la dose quotidiana di nicotina contemporaneamente, l'Erario riporterebbe gravi danni economici. Quanto costa al produttore un pacchetto di sigarette? Incredibile ma vero, dai 10 ai 13 centesimi (0,13 euro). Non di più. Lo rivela un'inchiesta del Secolo XIX. Per il gioco dei rincari e delle tassazioni, in tabaccheria, lo stesso pacchetto costa dai 3 euro e sessanta centesimi (il prezzo minimo imposto oggi in Italia) ai 6. Questo perché, tra Iva e accise, la tassazione grava per più di tre quarti del prezzo, il 75,2%. Questo non impedisce alle case produttrici di poter comunque ottenere utili macroscopici. In virtù del fatto che in Italia si vendono (dati aggiornati al 2007) 4,64 miliardi di pacchetti all’anno.
Le tre multinazionali del fumo (Philip Morris, British American Tobacco e Japan Tobacco) occupano in Italia il 98% della quota di mercato. Quali utili dovrebbero dichiarare se producessero in Italia?
Cifra spaventosa: 2 miliardi all’anno. Quanto hanno dichiarato effettivamente? 150 milioni. Questo perché le major acquistano le sigarette all’estero, da aziende che gravitano sempre nella stessa loro galassia. A quale prezzo? Il calcolo effettuato dal Secolo XIX indica la cifra media di 53 centesimi (contro i 10-13 reali). Rimane una differenza di circa 40 centesimi che non viene quindi dichiarata in Italia, ma all’estero, dove si trovano le sedi di queste società: soprattutto in Svizzera. Inoltre in Italia esiste una direttiva dei Monopoli di Stato che fissa il prezzo minimo delle sigarette. E lo lega strettamente al prezzo praticato dalle multinazionali, con un accordo sostanzialmente tacito.
Conseguenza: non esiste al momento possibilità concreta di entrare sul mercato e di fare concorrenza. Esistono ferree barriere in entrata. Mantenendo invariato il loro monopolio pressoché totale e, insieme, i loro utili. L’Unione Europea ha invitato già più volte l’Italia a usare un altro procedimento. Per mantenere alto il prezzo delle sigarette (provvedimento che molti paesi hanno preso) dev’essere alzata ulteriormente l’accisa, lasciando però poi libertà di prezzo e di concorrenza. La proposta, però, non è stata raccolta e contro l’Italia è aperta una procedura di infrazione. Quanto guadagnerebbe lo Stato da questo provvedimento? Altri due miliardi di euro l’anno.
Un provvedimento però sgradito alle major, che dovrebbero o aumentare i prezzi o diminuire gli utili. E quando, nello scorso marzo, il Tar ha abolito il prezzo minimo delle sigarette, un ente si è subito mosso per ottenere la sospensiva: i Monopoli di Stato.
VIRGILIO NOTIZIE
( Ma ve rendete conto di ke giro c'è dietro le sigarette....in pratica se tutti noi ke fumiamo smettessimo....lo Stato farebbè na campagna pubblicitaria pe farci ricomincià )
FIOKKETTA-
Re: Il mistero del prezzo delle sigarette
... e scriverebbero sui pacchetti... "attenzione! non è vero che il fumo uccide!"
Re: Il mistero del prezzo delle sigarette
Il fumo non uccide per la salute, ma per quanto costano le sigarette hahaha
Sanny-
Re: Il mistero del prezzo delle sigarette
be' una cosa e' certa le sigarette fanno male e il fisico ne' risente anche dopo una semplice corsetta il fiato e da accollassato lo stato ci guadagna tanto ma e' anche vero che i morti per causa fumo e i malati danno una fuga di capitale forse maggiore alle entrate e lo stato si adopera non per toglierle dal giro ma per arginare le fughe di capitale perche' se vero che le sigarette fanno male andrebbero tolte dal sistema ma poi? che ci farebbero pagare? il discorso poi e' allargato all'inquinamento delle citta' che come sappiamo tra polvere sottili smog e via discorrendo ci portano ad avere piu' malati della norma io che esco dal lavoro di prima mattina l'aria e veramente irrespirabile causa effetto della notte che fa' ricadere gli scarichi delle auto che durante il giorno con le temperature alte salgono ma poi di notte ricadono al suolo .si le sigarette fanno male ma vivere in citta' e peggio moltissima gente ha le malattie dei fumatori e non fuma.
Cencio-
Re: Il mistero del prezzo delle sigarette
A me la sigaretta piace,fumo indubbiamente troppo, ma è un vero piacere.
Fa male, malissimo e quando oltrepasso il limite il malessere si sente subito ... ma che ci posso fare?
E' l'unico vizio che ho e me lo voglio tenere!!
Il discorso di Cencio nn fa una piega
Lo smog uccide e causa molti più problemi della nicotina ma vedo e leggo solo di campagne antifumo...giuste per carità ... ma sarebbe il caso di spostare l'attenzione anche sui problemi dell'inquinamento.
Beppe Grillo lo fa da anni e viene di volta in volta massacrato da politici e stampa... come al solito qualcosa nn quadra in questa nostra Italia ... che sarà??
Fa male, malissimo e quando oltrepasso il limite il malessere si sente subito ... ma che ci posso fare?
E' l'unico vizio che ho e me lo voglio tenere!!
Il discorso di Cencio nn fa una piega
Lo smog uccide e causa molti più problemi della nicotina ma vedo e leggo solo di campagne antifumo...giuste per carità ... ma sarebbe il caso di spostare l'attenzione anche sui problemi dell'inquinamento.
Beppe Grillo lo fa da anni e viene di volta in volta massacrato da politici e stampa... come al solito qualcosa nn quadra in questa nostra Italia ... che sarà??
DIANA- Staff
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Re: Il mistero del prezzo delle sigarette
Ma anche la sigaretta inquina,,,tutto il mondo è inquinato (ma non per le sigarette) non solo l'Italia... e la colpa è di tutti!
Sanny-
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