Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
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Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
(P. Neruda)
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
(P. Neruda)
Ultima modifica di URSULA il Mer 28 Mag - 13:43 - modificato 1 volta.
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Come son pesanti i giorni,
A nessun fuoco posso riscaldarmi,
non mi ride ormai nessun sole,
tutto è vuoto,
tutto è freddo e senza pietà,
ed anche le care limpide stelle
mi guardano senza conforto,
da quando ho appreso nel mio cuore,
che anche l'amore può morire.
(Garcia Lorca)
Kimera-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
"La felicità e la pace del cuore
nascono dalla coscienza di fare ciò
che riteniamo giusto e doveroso,
non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno."
(M. Gandhi)
nascono dalla coscienza di fare ciò
che riteniamo giusto e doveroso,
non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno."
(M. Gandhi)
Sanny-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo e cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando e buio
Così sicuro dì sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d'occhio
Perché noi lo tenevamo d'occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l'abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori
negato cancellato
Questo amore tutt'intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
E' il tuo amore
E' il mio amore
E' quel che e stato
Questa cosa sempre nuova
Che non e mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l'estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l'ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov'eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t'abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo
(Jacques Prévert)
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo e cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando e buio
Così sicuro dì sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d'occhio
Perché noi lo tenevamo d'occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l'abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori
negato cancellato
Questo amore tutt'intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
E' il tuo amore
E' il mio amore
E' quel che e stato
Questa cosa sempre nuova
Che non e mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l'estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l'ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov'eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t'abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo
(Jacques Prévert)
Kimera-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Sannyyyyyyyyyyyyyyyyyy mi fa piacere che ti piaccia
Kimera-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
azz kim ma navedi ndò ti ritrovo.... e per di + anke come poeta.... brava... brava...
Ospite- Ospite
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Mi piaci quando taci perchè sei come assente,
e mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti tocca.
Sembra che si siano dileguati i tuoi occhi
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Siccome ogni cosa è piena della mia anima
tu emergi dalle cose, piena dell'anima mia.
Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima,
e assomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
Sembri lamentarti, farfalla che tuba.
E mi ascolti da lontano e la mia voce non ti giunge:
lascia che io taccia con il silenzio tuo.
Lascia che ti parli anche con il tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e stellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perchè sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Poi basta una parola, un sorriso...
e sono felice, felice che non sia vero.
(Pablo Neruda)
e mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti tocca.
Sembra che si siano dileguati i tuoi occhi
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Siccome ogni cosa è piena della mia anima
tu emergi dalle cose, piena dell'anima mia.
Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima,
e assomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
Sembri lamentarti, farfalla che tuba.
E mi ascolti da lontano e la mia voce non ti giunge:
lascia che io taccia con il silenzio tuo.
Lascia che ti parli anche con il tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e stellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perchè sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Poi basta una parola, un sorriso...
e sono felice, felice che non sia vero.
(Pablo Neruda)
monicalove-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
AMICA
Ascoltare senza pretendere di essere ascoltati
Mostrare le proprie debolezze senza paura che vengano usate contro di te
Inseguire gli stessi ideali
Crescere insieme senza più compiere gli sbagli già fatti
Aspettare
Se tutto questo riuscirai a fare senza mai doverlo rinfacciare
allora un gran tesoro avrai trovato
tienilo stretto e ritieniti un privilegiato.
Ascoltare senza pretendere di essere ascoltati
Mostrare le proprie debolezze senza paura che vengano usate contro di te
Inseguire gli stessi ideali
Crescere insieme senza più compiere gli sbagli già fatti
Aspettare
Se tutto questo riuscirai a fare senza mai doverlo rinfacciare
allora un gran tesoro avrai trovato
tienilo stretto e ritieniti un privilegiato.
FIOKKETTA-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
See ha scritto:muto sono
utopia evvè? :wink:
FIOKKETTA-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Fiokkkk tu pensando ad Alfieri stai diventando una suprema poetessa
Sanny-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia
(Jacques Prevert)
Kimera-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Detto d'amore | | |
|
|
Detto d'Amore
Amor sì vuole, e par-li Ch'i' 'n ogni guisa parli E ched i' faccia un detto, Che sia per tutto detto, Ch'i' l'ag[g]ia ben servito. | 5 | |
Po' ch'e' m'eb[b]e 'nservito E ch'i' gli feci omaggio, I' l'ò tenuto o·maggio E ter[r]ò giamà' sempre; E questo fin asempr' è | 10 | |
A ciascun amoroso, Sì c[h]'Amor amoroso No·gli sia nella fine, Anzi ch'e' metta a fine Ciò ch'e' disira avere, | 15 | |
Che val me' c[h]'altro avere. Ed egli è sì cortese Che chi gli sta cortese Od a man giunte avante, Esso sì'l mette avante | 20 | |
Di ciò ched e' disira, E di tutto il dis-ira. Amor non vuol logag[g]io, Ma e' vuol ben, lo gag[g]io, Ch'è 'l tu' cuor, si'a lu' fermo. | 25 | |
Allor dice: "I' t'afermo Di ciò che·ttu domandi, Sanza che·ttu do·mandi"; E dónati in presente, Sanz' esservi presente | 30 | |
Di fino argento o d'oro, Perch'i' a·llui m'adoro Come leal amante. A·llu' fo graz[z]e, amante Quella che d'ogne bene | 35 | |
È sì guernita bene Che 'n le' non truov' uon pare; E quand' ella m'apare, Sì grande gioia mi dona Che lo me' cor s'adona | 40 | |
A le' sempre servire, E di le' vo' serv' ire, Tant' à in le' piacimento. Non so se piacimento Le' fia ched i' la serva: | 45 | |
Almen può dir che serv' à, Come ch'i' poco vaglia. Amor nessun non vaglia, Ma ciascun vuole ed ama, Chi di lui ben s'inama, | 50 | |
E di colu' fa forza Che ['n] compiacer fa forza E nonn-à, i·nulla, parte. Amor i·nulla part' è Ch'e' non sia tutto presto | 55 | |
A fine amante presto. Così sue cose livera A chi l'amor no·llivera E mette pene e 'ntenza In far sua penetenza | 60 | |
Tal chente Amor comanda A chi a·llu' s'acomanda; E chi la porta in grado, Il mette in alto grado Di ciò ched e' disia: | 65 | |
Per me cotal dì sia! Per ch'i' già non dispero, Ma ciaschedun dì spero Merzé, po' 'n su' travaglio I' son sanza travaglio, | 70 | |
E sonvi sì legato Ch'i' non vo' che legato Giamai me ne prosciolga: Se·nn'à d'altri pro', sciolga! Ch'i' vo' ch'Amor m'aleghi, | 75 | |
Che che Ragion m'alleghi: Di lei il me' cor sicura, Né più di lei non cura; Ella si fa dïessa: Né·ffu né fia di essa. | 80 | |
Amor blasma ed isfama E dice ch'e' di[s]fama, Ma non del mi', certano: Perch'i' per le' certan ò Che ciaschedun s'abatte; | 85 | |
Me' ched Amor sa, batte. Ed a me dice: "Folle, Perché cosi t'afolle D'aver tal signoria? I' dico, signó·ri' à | 90 | |
Chi porta su' sug[g]ello. I' per me non sug[g]ello, Della sua 'mprenta, breve, Ch'è troppo corta e breve La gioia, e la noia lunga. | 95 | |
Or taglia ' geti, e lunga Da lui, ch'egl[i] è di parte Che, chi da lu' si parte, E' fug[g]e e si va via. Or non tener sua via, | 100 |
MAY-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Se vuo' da·llu' campare; E se non, mal camp' are, Che biado non vi grana, Anzi perde la grana Chiunque la vi getta. 105 | ||
Perdio, or te ne getta Di quel falso diletto, E fa che si'a diletto Del mi', ched egli è fine, Che dà gioia sanza fine. | 110 | |
Lo dio dov' ài credenza Non ti farà credenza Se non come Fortuna. Tu·sse' in gran fortuna, Se non prendi buon porto | 115 | |
Per quel ched i' t'ò porto, Ed a me non t'aprendi E 'l mi' sermone aprendi. Or mi rispondi e di', Ch'egli è ancor gran dì | 120 | |
A farmi tua risposta; Ma non mi far risposta A ciò ch'i' ò proposato. Dì tu se pro' posat' ò". | 125 | |
E, quand' 'i' eb[b]i intesa Ragion, ch'è stata intesa A trarmi de la regola D'Amor, che 'l mondo regola, I' le dissi: "Ragione, | 130 | |
I' ò salda ragione Con Amor, e d'acordo Siàn ben del nostro acordo, Ed è scritto a mi' conto Ch'i' non sia più tu' conto. | 135 | |
È la ragion dannata; Perch'i' t'ò per dannata, Ed eb[b]i, per convento, Po' ch'i' fu' del convento D'Amor, cu' Dio man tenga, | 140 | |
E sempr' e' me mantenga. Tu mi vuo' trar d'amare E di' c[h]'Amor amar' è: I' 'l truovà' dolce e fine E su' comincio e fine | 145 | |
Mi pia[c]que e piacerà, Ché 'n sé gran piacer' à. Or come viverêo? Sanz'Amor vive reo Chi si governa al mondo; | 150 | |
Sanz'Amor egli è mondo D'ogne buona vertute, Né non può far vertute; Sanz'Amor sì è 'nuìa, Che, con cu' regna, envia | 155 | |
D'andarne dritto al luogo Là dove Envia à·lluogo. E perciò non ti credo, Se·ttu dicess' il Credo E 'l Paternostro e·ll'Ave, | 160 | |
Sì poco in te senn' àve. Adio, ched i' mi torno, E fine amante torno Per devisar partita Com' ell' è ben partita | 165 | |
E di cors e di membra, Sì come a me mi membra". Cape' d'oro battuto Paion, che m'àn battuto, | 170 | |
Quelli che porta in capo, Per ch'i' a·llor fo capo. La sua piacente ciera Nonn-è sembiante a cera, Anz' è sì fresca e bella | 175 | |
Che lo me' cor s'abella Di non le mai affare, Tant' à piacente affare. La sua fronte, e le ciglia, Bieltà d'ogn' altr' eciglia: | 180 | |
Tanto son ben voltati Che ' mie' pensier' voltati Ànno ver' lei, che gioia Mi dà più c[h]'altra gioia In su' dolze riguardo. | 185 | |
Di n[i]u·mal à riguardo Cu' ella guarda in viso, Tant' à piacente aviso; Ed à sì chiara luce Ch'al sol to' la sua luce, | 190 | |
E l'oscura e l'aluna Sì come il sol la luna. Per ch'i' a quella spera Ò messa la mia spera, E s'i' ben co·llei regno, | 195 | |
I' non vogli' altro regno. La bocca e 'l naso e 'l mento À più belli, e non mento, Ch'unque nonn-eb[b]e Alena; Ed à più dolce alena | 200 |
MAY-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
C[he ne]ssuna pantera. Per ch'i' ver' sua pantera I' mi sono, 'n fed', ito, E dentro v'ò fedito; Ed èmene sì preso | 205 | |
Ched i' vi son sì preso Che mai, di mia partita, No·mi farò partita. La gola sua, e 'l petto, Sì chiar' è, ch'a Dio a petto | 210 | |
Mi par essere la dia Ch'i' veg[g]io quella dia. Tant' è bianca e lattata, Che ma' non fu alattata Nulla di tal valuta. | 215 | |
A me tropp' è valuta, Ched ella sì m'à dritto In saper tutto 'l dritto C[h]'Amor usa in sua corte, Ch'e' non v'à leg[g]e corte. | 220 | |
Mani à lunghette e braccia, E chi co·llei s'abraccia Giamai mal nonn-à gotta Né di ren' né di gotta: Il su' nobile stato | 225 | |
Sì mette in buono stato Chiunque la rimira. Per che 'l me' cor si mira In lei e notte e giorno, E sempre a·llei ag[g]iorno, | 230 | |
Ch'Amor sì·ll'à inchesto, Néd e' non à inchesto Se potesse aver termine, C[h]'amar vorria san' termine. E quando va per via, | 235 | |
Ciascun di lei à 'nvia Per l'andatura gente; E quando parla a gente, Sì umilmente parla Che boce d'agnol par là. | 240 | |
Il su' danzar e 'l canto Val vie più ad incanto Che di nulla serena Ché·ll'aria fa serena: Q[u]ando la boce lieva, | 245 | |
Ogne nuvol si lieva E l'aria riman chiara. Per che 'l me' cor sì chiar' à Di non far giamai cambio Di lei a nessun cambio; | 250 | |
Ch'ell' è di sì gran pregio Ch'i' non troveria pregio Nessun, che mai la vaglia. Amor, se Dio mi vaglia, Il terreb[b]e a·ffollore, | 255 | |
E ben seria foll' o re' Quand' io il pensasse punto. M'Amor l'à sì a punto Nella mia mente pinta, Ch'i' la mi veg[g]io pinta | 260 | |
Nel cor, s'i' dormo o veglio. Unque asessino a·Veglio Non fu giamai sì presto, Né a Dio mai il Presto, Com' io a servir [a]mante | 265 | |
Per le vertù ch'à mante. E s'io in lei pietanza Truov', o d'una pietanza Del su'amor son contento, I' sarò più contento, | 270 | |
Per la sua gran valenza, Che s'io avesse Valenza. Se Gelosia à 'n sé gina Di tormene segina, Lo Dio d'Amor mi mente: | 275 | |
Chéd i' ò ben a mente Ciò ched e' m'eb[b]e in grado Sed i' 'l servisse a grado. Ben ci à egli un camino Più corto, né 'l camino, | 280 | |
Perciò ch'i' nonn-ò entrata Ched i' per quell'entrata Potesse entrar un passo. Ric[c]hez[z]a guarda il passo, Che non fa buona cara | 285 | |
A que' che no·ll'à cara. E sì fu' i' sì sag[g]io Ched i' ne feci sag[g]io S'i' potesse oltre gire. "Per neente t'ag[g]ire", | 290 | |
Mi disse, e co·mal viso: "Tu·sse' da me diviso, Perciò il passo ti vieto; Non perché·ttu sie vieto, Ma·ttu no·m'acontasti | 295 | |
Unque, ma mi contasti; E ïo ciascù·schifo, Chi di me si fa schifo. Va tua via e sì procaccia, Ch'i' so ben, chi pro' caccia, | 300 |
MAY-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Convien che bestia prenda. Se fai che Veno imprenda La guerr' a Gelosia, Come che 'n gelo sia, Convien ch'ella si renda, | 305 | |
E ched ella ti renda Del servir guiderdone, Sanza che guiderdone. Ma tutor ti ricorde: Se ma' meco t'acorde, | 310 | |
Oro e argento aporta; I' t'aprirò la porta, Sanza che·ttu facci' oste. E sì avrai ad oste Folle-Larghez[z]a mala, | 315 | |
Che scioglierà la mala E farà gran dispensa In sale ed in dispensa E 'n guardarobe e 'n cella. Povertà è su'ancella: | 320 | |
Quella convien t'apanni E che·tti trag[g]a ' panni E le tue buone calze, Che giamai no·lle calze, E la camiscia e brache, | 325 | |
Se·ttu co·lle' t'imbrache. Figlia fu a Cuor-Fallito: Perdio, guarda 'n fall' ito Non sia ciò ch'i' t'ò detto; E sie conmeco adetto, | 330 | |
E mostra ben voglienza D'aver mia benvoglienza; Ché Povertat' è insom[m]a D'ogne dolor la somma. Ancor non t'ò nomato | 335 | |
Un su' figliuol nomato: Imbolar uon l'apella; Chi da·llu' non s'apella, Egli 'l mena a le forche, Là dove nonn-à for che | 340 | |
E' monti per la scala, Dov'ogne ben gli scala, E danza a·ssuon di vento, Sanz' avé·mai avento. Or sì·tt'ò letto il salmo: | 345 | |
Ben credo, a mente sa' 'l mo', Sì 'l t'ò mostrato ad agio. Se mai vien' per mi' agio, Pensa d'esser maestro Di ciò ch'i' t'amaestro, | 350 | |
Che Povertà tua serva Non sia, né mai ti serva, Ché 'l su' servigio è malo, E ben può dicer "mal ò" Cu' ella spoglia o scalza: | 355 | |
Ché d'ogne ben lo scalza, E mettelo in tal punto Ch'a vederlo par punto. E gli amici e ' parenti No·gli son aparenti: | 360 | |
Ciascun le ren' gli torna E ciascun se ne torna. ................................." * | 365 | |
................................... Perch'Amor m'ag[gi]a matto, O che mi tenga a matto Ragion, cui poco amo, | 370 | |
Già, se Dio piace, ad amo Ch'ell' ag[g]ia no m'acroc[c]o. Amor m'à cinto il croc[c]o, Con che vuol ched i' tenda S'i' vo' gir co·llui 'n tenda. | 375 | |
E dice, s'i' balestro Se non col su' balestro, O s'i' credo a Ragione Di nulla sua ragione Ch'ella mi dica o punga, | 380 | |
O sed i' metto in punga Ric[c]hez[z]a per guardare, O s'i' miro in guardare, A·llui se non, ciò ch'ò, Di lui non faccia cò; | 385 | |
Ma mi getta di taglia, E dice che 'n sua taglia I' non prenda ma' soldo, Per livra né per soldo Ched i' giamà' gli doni. | 390 | |
Amor vuol questi doni: Corpo e avere e anima; E con colui s'inanima, Chi gliel dà certamente (E chi altr' ac[c]erta, mente), | 395 | |
E sol lui per tesoro Vuol ch'uon metta 'n tesoro. E chi di lui è preso, Sì vuol ch'e' sia apreso D'ogne bell' ordinanza | 400 |
MAY-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Che 'l su' bellor dinanza. Chi 'l cheta com' e' dee, S'achita ciò ch'e' dee. D'orgoglio vuol sie vòto, Chéd egli à fatto voto | 405 | |
D[i] non amarti guar' dì Se d'orgoglio no'l guardi: Ché fortemente pec[c]a Que' che d'orgoglio à pec[c]a. Cortese e franco e pro' | 410 | |
Convien che sie, e pro' Salute e doni e rendi: Se·ttu a·cciò ti rendi, D'Amor sarai in grazia, E sì ti farà grazia. | 415 | |
E se se' forte e visto, A caval sie avisto Di punger gentemente, Sì che la gente mente Ti pongan per diletto. | 420 | |
Non ti truovi di letto Matino a qualche canto. Se·ttu sai alcun canto, Non ti pesi il cantare Quanto pesa un cantare, | 425 | |
Sì che n'oda la nota Quella che 'l tu' cor nota. Se·ssai giucar di lancia, Prendila e sì·lla lancia, E corri e sali e salta, | 430 | |
Che troppo gente asalta: Far cosa che·llor seg[g]ia Gli mette in alta seg[g]ia. Belle robe a podere, Secondo il tu' podere, | 435 | |
Vesti, fresche e novelle, Sì che n'oda novelle L'amor, cu' tu à' caro Più che 'l Soldano il Caro. E s'elle son di lana, | 440 | |
Sì non ti paia l'ana A devisar li 'ntagli, Se·ttu à' chi gli 'ntagli. Nove scarpette e calze Convien che tuttor calze; | 445 | |
Della persona conto Ti tieni; e nul mal conto Di tua boc[c]a non l'oda, Ma ciascun pregia e loda. Servi donne ed onora, | 450 | |
Ché via troppo d'onor' à Chi vi mette sua 'ntenta. S'alcuno il diavol tenta Di lor parlare a taccia, Sì li dì che·ssi taccia. | 455 | |
Sie largo; e d'altra parte Non far del tu' cuor parte; Tutto 'n quel luogo il metti Là dove tu l'ametti: Ch'egli è d'Amor partito | 460 | |
Chi 'l su' cuor à partito, Ch'e' non tien leal fino Chi va come l'alfino, Ma sol con que' s'acorda Che 'l su' camin vâ corda. | 465 | |
Mi' detto ancor non fino, Ché d'un amico fino Chieder convien ti membri, Che metta cuor e membri Per te, se·tti bisogna, | 470 | |
E 'n ogne tua bisogna Ti sia fedele e giusto. Ma, fé che dô a san Giusto, Seminati son chiari I buon' amici chiari. | 475 | |
Ma, se 'l truovi perfetto, Più ricco che 'l Perfetto Sarai di sua compagna; E s'à bella compagna, La tua fia più sicura, | 480 | |
Ché Veno non si cura Che non faccia far tratto, Di che l'amor è tratto. Di lor più il fatto isveglia, Né ma' per suon di sveglia | 485 | |
Né per servir ch'e' faccia No'l guarda dritto in faccia ........................................ ......................................... Dante Alighieri (forse) |
MAY-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Avrei voluto inserire il Paradiso, della Divina Commedia,
ma non avrei avuto abbastanza tempo per leggere
l'anteprima del post...
ma non avrei avuto abbastanza tempo per leggere
l'anteprima del post...
MAY-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
'Forse', perchè non è 'detto' che sia suo il 'Detto'.
MAY-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Se May metteje la pulce nell'orecchio de ursula così ce mette il purgtorio il paradiso l'inferno e pure l'eneide
Ma Ursy rilegge quello che scive o lascia er piacere solo a noi?
Ma Ursy rilegge quello che scive o lascia er piacere solo a noi?
See-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
ursyyyyyyyyyyyyyyyy non ti invidio hai voluto la bicicletta ... mo pedala
Kimera-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
altro che bicicletta da quanto scrive sta in lambretta me sà
See-
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
ahahahah spiritosoliniiiiii
ma se non scrivo una cosa lunga da tanto
ma se non scrivo una cosa lunga da tanto
Re: Pensieri e parole... le poesie dei grandi poeti
Kim te regalo nà candela, il cero nun l'ho trovato....
L' ARS SACRA era chiusa e ho trovato questa in casa hahaha
L' ARS SACRA era chiusa e ho trovato questa in casa hahaha
Sanny-
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